Roscoe Holcomb

roscoe-holcombIn questo momento non posso fare a meno di parlare della musica di Roscoe Holcomb. Oramai da qualche settimana non faccio che riascoltare senza sosta la voce stridula, lamentosa e antica di questo minatore, cantante, musicista di Daisy, Kentucky.

Ora comincia a fare fresco qui da me tra le montagne della Valcolla  e come per una strana congiunzione la voce di Holcomb  ci sta tutta con questa valle.Roscoe Holcomb Ma a dire il vero già da qualche tempo io mi diverto a sottolineare quanto Kentucky ci sia in Valcolla. E c’era pure un po’ di Valcolla in Kentucky. Holcomb possiede una timbrica vocale assolutamente peculiare e indissolubilmente legata ai monti Appalachi, un canto dal sapore antico e popolare che John Cohen, amico di Holcomb e membro fondatore della folk band New Lost City Ramblers, definì High Lonesome Sound, che potremmo tradurre in  uno “stridulo lamento solitario”.

Questo timbro vocale mi ricorda assai certi canti lamentosi già ascoltati altrove, come quella specie di lamento funbere che ascoltai nel 2003 nell’arcipelago di San Blas a Panama, sulle isole dei Kuna.

Mi conviene questa voce autentica e originale, un vero canto dall’anima, ma quasi mi dimentico di aggiungere che Holcomb fu pure un ottimo banjo player come pure un bravo chitarrista.

ardbeg-corryvreckanSto infine gustando un paio di centilitri di un whisky speciale, Ardbeg Corryvreckan, che Jim Murray premia con 96 punti su 100 nella sua Whisky Bible del 2009 descrivendolo così: naso, eccellente, corposo, quasi impenetrabile ma con un fumo di torba che comincia a crescere. Gusto, spettacolare con molteplici sfaccettature e innumerevoli personalità. La torba, quasi troppo densa per essere percepita col naso, si apre con una fanfara di fenoli. La sua enormità ha le proporzioni di una cattedrale. Finale lungo con note di zucchero di canna che prolungano l’uscita dell’orzo, ma é l’inconsueto passaggio da uno scudo salmastro alla mocha che distingue questo distillato. Semplicemente fantastico e unico  nella sua enormità senza sforzo.