Emersione

Posted in Senza categoria, Whisky on Luglio 5th, 2021 by texo

Vediamo un po’ che effetto fa riscrivere qualche pensiero dopo una pausa lunghissima in cui é accaduto di tutto. Un nuovo lavoro, una pandemia planetaria, un infortunio che mi ha tenuto fermo per mesi, un nuovo giradischi, un paio di Fèis Ìle virtuali con bottiglie speciali ricevute per posta qui in montagna. Sono morti Neil Peart, Eddie Van Halen, John Prine, Lyle Mays, Chick Corea e altre leggende.

Ho scovato alcune pregevoli bottiglie di whisky: un Caperdonich di 23 anni distillato nel 1996, imbottigliato da Morrison & Mackay, un Glenury del 1978 invecchiato 16 anni e imbottigliato da Signatory.

Ho finalmente trovato il secondo volume degli Old Master Box Set di Frank Zappa che cercavo dal 1996. E’ inoltre uscito il documentario di Alex Winter su Zappa.

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Concertame vario, whisky e altro

Posted in Senza categoria on Febbraio 24th, 2019 by texo

Diversi concerti nelle utime settimane e nuove bottiglie di whisky per prepararmi alla breve trasferta scozzese. Domenica intanto, con sole e voglia di preparare un pranzo sontuoso.

I Giardini di Mirò

Il “punk seduto” di Marc Ribot e il suo Ceramic Dog

Poi ci sono anche stati i Campos ma non ci sono immagini

Bluegrass mood

Posted in Senza categoria on Novembre 8th, 2018 by texo

Questa mattina sono in uno stato d’animo bluegrass. Bene

Lupi nel bosco

Posted in Musica, Senza categoria on Marzo 19th, 2018 by texo

Sto esaminando il mio plettro ricavato da una mia vecchia carta di credito. Ne sono orgoglioso. E’ da qualche giorno che spazzolo insistentemente le corde della mia chitarrra, che riprendo le vecchie abitutdini. Bene.

Sto bevendo un ottimo tè pu’er mentre fuori é tutto bagnato e nebbioso. A fine marzo il camino acceso ancora ci sta. Più tardi farò una scappata nel bosco, in cerca di lupi e scatti fotografici. Recentemente ho rimesso in marcia il giradischi Revox che stava in silenzio già da qualche anno e che in queste ultime settimane ha sempre fatto girare qualche bel pezzo di vinile. Questa mattina girava sul piatto Another Language, il vinile color oro – post-rock cupo e melanconico – di This Will Destroy You. Muri sonori contro i quali amo sbattere la capoccia ogni tanto.

Ora, però, il piatto che gira è quello del lettore CD e sto ascoltando l’ultimo lavoro di Bill Frisell, in solitaria, con la sua chitarrra e i suoi pedali.

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Come and Go

Posted in Senza categoria on Maggio 28th, 2017 by texo

Oramai dobbiamo cominciare a farci l’abitudine

Giardino sonoro

Posted in Senza categoria on Maggio 18th, 2017 by texo

Ma quanto ho ascoltato i Soundgarden?

Post interrotto

Posted in Senza categoria, Viaggio on Febbraio 4th, 2016 by texo

L’anno passato  stavo scrivendo questo post interrotto che mi portava indietro con i pensieri all’ultimo viaggio in America del nord. Oggi lo riprendo perché in USA ancora non ci sono ritornato ma ho finalmente avuto l’occasione giusta per ripensarci. Giacevano infatti inermi in un hard disk dimenticato le clip filmate durante quell’ultima scorribanda.

inizio della bozza

Esattamente un anno fa partivo per uno dei miei classici giri nordamericani seguendo dei percorsi già noti che però mi procurano sempre forti emozioni. Quando sono alla guida di un automobile sulle stade americane sono sempre in uno stato di serenità unica. Esistono solo quelle due o tre settimane, non c’è più passato o futuro, esiste solo un incredibile presente fatto di lunghissime e spettacolari giornate di viaggio, all’inseguimento del sole, alla ricerca della foto perfetta. Le cene sono sempre un momento speciale. La scelta della tavola calda è essenziale.

fine della bozza

Irish Pub

Posted in Senza categoria on Marzo 23rd, 2015 by texo

Oggi sono andato a farmi un giretto durante la pausa pranzo. Climaticamente questa è probabilmente la prima vera giornata di primavera (ma che gioco di parole raffinato). Un gran bel sole generoso, finalmente caldo per davvero. In centro tanta gente a passeggio poi seguendo il lungolago sono arrivato fino al parco Ciani. Tra gli alberi ancora abbastanza spogli si intravvede il Liceo di Lugano. Ma cazzo, devo dire che è proprio bello, tutto ocra, imponente e storico. I prati del parco sono tutti occupati dagli studenti in pausa. Negli anni 80 i prati erano abbastanza off limits. Arrivavano i guardiani per farti sloggiare, era roba da drogati.

parco-ciani

Arrivo infine al nuovo arredo naturalistico della foce del Cassarate che tanto mi aveva fatto infuriare quando ancora era solo un progetto. Bello, devo ammetterlo, a vederlo oggi. Forse ogni tanto mi lascio andare un po’ troppo al pessimismo e divento un acido criticone. È anche vero che le casse della città piangono come mai è capitato in passato e dunque se ne poteva fare a meno, comunque resta il fatto che questa passeggiata sia estremamente gradevole. Infine mi sono infilato dentro al pub irlandese di via Ciani – pare che stia diventando un’abitudine – e mi sono regalato una spettacolare Kilkenny, fatta apposta per questa giornata.
Che gran figata rificcarsi in un pub, mettersi al bancone, farsi riempire una bella pinta di birra e rilassarsi, come se fossi in vacanza. Questa è un’abitudine che avevo quasi dimenticato. Di queste cose ne sento proprio il bisogno ognitanto.

Full immersion a pancia tesa

Posted in Senza categoria, Viaggio on Luglio 16th, 2014 by texo

Prima giornata integrale di SF. Finalmente è spuntato il sole nel senso che la nebbia pacifica si è diradata e adesso tutto si sta scaldando un po’. Ieri sera faceva veramente troppo freddo per una giornata di luglio.

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Ho consumato un’abbondante cena cinese ieri sera, con una gran bella verdurata di pack choi e del manzo alla mongola, tutto accompagnato da del benefico tè al gelsomino. Unico problema è il fatto che per ritornare in Geary, dove alloggio, ho dovuto esporre il mio ventre tumido alle sferzate del vento dell’oceano, potenziate dalle file di costruzioni che come veri e propri tunnel del vento convogliavano tutto il gelo sulla mia pancia tesa, che seppur protetta da un sempre più spesso strato di lardo di Certara, non poteva custodire e proteggere il delicato processo di digestione che aveva luogo all’interno.
Oggi ho un antipatico mal di pancia ma spero che tutto si fermi li. Ho intenzione di scattare l’inverosimile oggi. La luce è quella giusta. Devo anche trovare una felpa.

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Ho finalmente fatto tappa da Escape from NY in Haight st. e mi sono sparato due slices monumentali, cheese and pepperoni (salame in verità) mentre ora sono al bancone del Magnolia e mi guarisco con una deliziosa e speziatissima Prescription Pale. magnoliaMi sta veramente rimettendo in sesto. Dovrebbero prescriverla i medici e le Assicurazioni Malattia dovrebbero coprirne i costi. Cazzarola come sto meglio mentre Nancy Sinatra canta “This Boots Are Made For Walking”.

Mamma mia che camminata che ho fatto oggi. Da Haight-Ashbury fino in centro e poi su e giù per le colline a visitare la Coit Tower, il Pier 39 con pochissimi sea lions, non sarà stagione, e ora a riposare in un pub con una Anchor Steam davanti. Eh ma se ci fosse un posto come questo a Lugano io ci passerei tutte le serate dopo il lavoro.

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Seconda serata sanfransischese e seconda cena. Questa volta giapponese. In apertura chicken tempura e poi sushi combo. In questo momento riesco a bere solo tè caldo. La mia pancia non si è ancora veramente ripresa e anche se ho una gran fame spero solo di non vomitare tutto sul tavolo. Sono tornato in albergo alle 19 e ho fatto un bagno terapeutico per scaldare la pancia. Questa serata è per fortuna meno gelida di quella di ieri e maglietta e camicia a maniche lunghe dovrebbero bastare.
Mega-mangiata anche stasera! Però a guardare i cuochi, uno di loro é sicuramente messicano.
Anzi mo che li guardo bene mi sembrano tutti messicani. Parlano in spagnolo. Forse uno ha chiamato l’altro Pedro…
Ma un giapponese del sud assomiglia magari un po’ a un messicano? Oppure, ci sono dei messicani che sembrano un po’ giapponesi? Questo si, dai. Un paio di camerieri sono però sicuramente orientali. Ho comunque mangiato bene e questa è l’unica cosa che conta anche se la miso soup sembrava molto un minestrone.

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Early Day Whisky

Posted in Senza categoria, Whisky on Aprile 15th, 2013 by texo

E’ veramente trascorso un po’ troppo tempo dal mio ultimo post. Non va bene. Ho diverse nuove bottiglie di cui vorrei parlare, alcune sorprendenti, altre un po’ meno.
Venerdì passato, andando al lavoro, c’era un gran bel nebbione, pioveva e ascoltavo Jefferson At Rest, l’ultimo album degli Early Day Miners che ancora mancava all’appello. La musica giusta per quell’ atmosfera rarefatta e anche un po’ fecale, nel senso che cominciavo a sentire un po’ la mancanza del sole. Mi serviva una giornata calda, cazzo!

Oggi splende il sole e l’aria comincia a riscaldarsi.

Ottimi whiskies sono arrivati a farmi compagnia negli ultimi mesi:

Ho acquistato recentemente un paio di bottiglie prodotte in Svizzera. Una di queste é un sorprendente single malt maturato la bellezza di 11 anni, record assoluto, credo, qui in Svizzera. Öufi Swiss Single Malt, prodotto a Solothurn. Stupenda la bottiglia, bella l’etichetta. Insomma, una veste sobria, elegante e credibile per una birreria che oltre 10 anni fa ha deciso di fare quello che oggi in Svizzera fanno in molti, con una differenza: la pazienza. Per fare un buon whisky bisogna aspettare. Non é sufficiente fare del whisky, bisogna volerlo fare bene. E’ anche vero che non é necessario aspettare 10 anni per ottenere un buon whisky. In questo caso tutto é estremamente convincente. Al primo assaggio ho subito cercato di paragonarlo all’altro svizzero decennale, il Bergsturz, e sulle prime mi é sembrato un po’ meno complesso di gusto ma più aromatico e con un finale decisamente più lungo. Sicuramenmte da riassagiare presto.

L’altro svizzero é il Säntisblick Whisky, vecchio di tre anni, giusto quanto basta per ricevere l’appellazione ma un po’ troppo giovane per sviluppare un sapore convincente. E’ un peccato che la botte di sherry nella quale é stato maturato non abbia potuto intervenire più a lungo su questo spirito.

La vera sorpresa arriva dall’estremo oriente. E’ curioso pensare che probabilmente anche quest’altro whisky non sarà molto più vecchio di tre anni. A Taiwan si fa whisky già da una decina d’anni e sin dagli inizi questo whisky ha fatto parlare di se sulle riviste di settore. Presso la King Car Distillery tre anni sono più che sufficienti per ottenere un ottimo whisky. KavalanGli do la caccia da molto tempo e finalmente ho potuto reperire una pregevole bottiglia di Kavalan Solist Sherry Cask, 57,8 % Vol./Alc. Profumo intenso di frutta secca, fichi, marzapane e dolcezza citrica ti invitano all’assaggio come non capita spesso. Una delizia per il palato, vorresti masticarlo come fosse una succosa torta alla frutta. Ma quanto bene fa al mondo la Spagna con le sue meravigliose botti di Sherry?

L’ultima bottiglia é ancora in attesa di essere stappata.Brora Il Brora non ha bisogno di troppe presentazioni. Il 30 anni é leggendario e alcune annate sono gettonatissime e sempre più inarrivabili. Qualche anno fa ero vicino all’acquisto di un Brora 30 probabilmente del 2007 e oggi mi pento un po’ per non averlo fatto mio. A fine febbraio stavo partendo per la Cina, la bottiglia di Brora mi era appena arrivata a casa e la consueta ansia da volo in aereo cominciava a farsi sentire nelle ore prima della partenza. Ebbene, la mia preoccupazione era quella di partire senza aver assaggiato il Brora. Non mi importava tanto per la mia vita ma mi sarebbe veramente dispiaciuto scomparire senza aver assaggiato il signore delle Highlands del nord-ovet.

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