Ascona Single Malt Whisky

Fatture da pagare, telefono, assicurazioni assortite e saldo della carta di credito tremendamente salato dopo il mio ultimo viaggio ai confini settentrionali d’Europa, ultime giornate veramente calde, passeggiata fino al Passo San Lucio al confine tra Italia e Svizzera, la mia mente comincia già ad abituarsi all’idea di pianificare un prossimo viaggio. Comincio a riguardare le immagini dei miei ultimi viaggi con l’occhio del pianificatore, la nostalgia già se ne é andata da un pezzo.

Dalla mia finestra aperta entra un continuo scampanellio bovino mentre il folk sperimentale  dei Califone rimette tutte le cose al posto giusto. Proprio quello che ci vuole adesso per le mie orecchie curiose. All My Friends Are Funeral Singers il titolo dell’album della band di Chicago, una densa ricerca stilistica, una serie infinita di strati sovrapposti, ritagli sonori, cartellonistica armonica, un lungo flusso di stimoli incollati come le lettere di un messaggio anonimo composto con i ritagli di giornale. Voglio veramente lasciarmi risucchiare da questo vortice creativo, non voglio neanche cercare di capirlo – sarebbe controproducente – voglio farmi travolgere  e trascinare da questo fiume  che mi depositerà dove vorrà il caso. Già qualche anno fa avevo tentato un primo approccio alla musica dei Califone ma non ci ero riuscito, non ero pronto, le mie orecchie cercavano struttura e velocità e dunque dopo qualche ascolto neanche troppo interessato due dischi di questa band erano rimasti intrappolati nei ripiani dimenticati della mia discoteca.

Oggi sono finalmente pronto e questa musica ispirata me la sto finalmente godendo come conviene.

Intanto come faccio spesso, accompagno questo ascolto con l’assaggio di un nuovo whisky a modo suo assai speciale. Si tratta infatti del primo Single Malt prodotto in Ticino. Ascona Single Malt Whisky prodotto dall’azienda Terreni alla Maggia con puro malto d’orzo coltivato nel comune di Ascona, 43% di volume. Nonostante la distillazione sia stata portata a termine presso la Brauerei Locher AG di Appenzell, la stessa distilleria che produce il Säntis Malt, il whisky é stato in seguito maturato in carati di rovere europeo per almeno 3 anni e in questo momento non ho voglia di lanciarmi in una sofisticata degustazione , dico solo che il profumo é assai fruttato, ma come già ho scritto in precedenza, si tratta di quella frutta comune a quasi tutti i whisky molto giovani, quasi grappesca, certamente piacevole ma che avrei lasciato lavorare col legno per qualche anno ancora. Con qualche anno in più sarebbe stato assai interessante verificare in che misura le condizioni climatiche del canton Ticino avrebbero potuto spingere in un’altra direzione un whisky che altrimenti poco si discosta dagli altri whisky prodotti in Svizzera. Si lascia percepire qualche accenno bourbonesco e mi piace pensare che il Ticino possa dare al whisky un carattere un po’ più kentuckiano grazie ai suoi mesi estivi più caldi e umidi rispetto al resto della Svizzera. Ma ancora dobbiamo vederlo nascere un produttore che abbia veramente voglia di sperimentare per poter offrire un distillato che dal legno ha veramente preso quel prezioso segreto che premia solo chi ha tempo e pazienza. Sto anche fumando un cigarrito Cohiba e adesso hanno raggiunto l’Ascona Single Malt Whisky altri tre amici liquidi:

  • Ourbeer Single malt, Tokaj finish, 43%, prodotto da Humbel Distillery di Stetten, vicino a Baden.
  • Mackmyra Special, Jubileumsutgåvan, 50.6%, Valbo, Sweden
  • Mackmyra Preludium 03, 52.2%, Valbo, Sweden

Ho sentito la necessità di mettere a confronto il nuovo whisky ticinese con altri whisky simili e senza entrare nei particolari lo potrei collocare nella stessa lega del Mackmyra Special. Decisamente più strutturato di Ourbeer Single Malt ma anche più semplice e meno complesso di Mackmyra Preludium.

Certara – Nordkapp

Questo é il tragitto che mi appresto a compiere. Dopo aver riempito a dovere l’automobile sono partito questa mattina alle 7 e 30 da Certara diretto verso Capo Nord. Sembra una barzelletta…

15 km di coda al portale nord della galleria del San Gottardo ma io fortunatamente vado dalla parte opposta.

Ma la Germania é fottutamente grande, cazzo. Credo di aver macinato circa 1000 km oggi per riuscire ad arrivare in Danimarca in un sol colpo. Era una sfida che non potevo perdere.

Vediamo un po’ come continuare…

Potrei fare come Gaspar Noe, il regista di Irréversible e partire con il finale e allora potrei dire che andrò a dormire nella stanza più merdosa che io abbia mai visto. Questo é dunque un finale tosto. Ma é meglio cominciare così perché Stoccolma é bellissima e non appena uscito dall’albergo (chiamiamolo così) ero un po’ sotto shock e temevo che questo stato d’animo potesse condizionare il mio soggiorno negativamente, invece adesso  sono contento di essermi fermato qui a Stockholm.

Qui tutte le ragazze sembrano Rick Wakeman ma fighe. Sono tutte bionde, ma diciamo che é da ieri in Danimarca che sono tutte bionde. Questa mattina mentre viaggiavo in auto nella Selandia ho visto in un campo alla mia destra una donzella con i capelli biondi sciolti che portava tre cavalli in mezzo all’erba alta. MI-CI-DIA-LE!

Qui c’é luce dappertutto.

Ah che bello! Beautiful pub quello in cui mi trovo mentre mi sto gustando una sontuosa Kilkenny. Ottima selezione di single malts qui dentro. Tutta la famigliola di Ardbeg al completo e pure qualche Mackmyra di produzione locale. Più tardi gli darò un assaggio perché domani vorrei arrivare in distilleria preparato.

Ma quanto é merdosa la stanza che mi son preso? Non ci sono finestre ed é un box  come forse solo in Giappone hanno il coraggio di fare. Voglio credere che questo orrendo debutto svedese sia preludio per la legge del contrappasso ad una reggia sontuosa nei prossimi giorni.

Cazzo! Sono le 21 e il sole é ancora alto. Questo fa biologicamente slittare tutto in avanti di qualche ora. Mi sono dimenticato di sottolineare che venerdì sera ero a Milano ad assistere ad una lezione di Rock in piena regola. Il concerto di Crosby, Stills and Nash all’ Arena Civica. Ho avuto il privilegio di ascoltare tutti i grandi capolavori del “supergruppo” californiano, da Guinnevere a Wooden Ships, da Teach Your Children a Deja Vu e il tutto sotto un costante assalto di nuvole di zanzare incazzatissime e voracissime che ci hanno massacrato.

La sola idea di ritornare nel mio box maledetto mi mette addosso l’angoscia. Devo ritornare in albergo bello stono in modo da non accorgermene.

Adesso sono finalmente seduto in un ristorante e aspetto la cena a base di pesce. Prima ho cercato di darmi una spiegazione scientifica all’inconsueto chiarore che c’é qua a nord ma é stato tutto inutile. Non ci riesco, non capisco, tutto troppo complicato. Rinuncio.

Poi c’é questa lingua, lo Svedese, un’altra incognita. Insomma, questa é la serata di me che non capisco un cazzo!

Oltre alla stanza di merda, in albergo il parcheggio é stato uno schema difficilissimo ad superare. Invece che nel parcheggio dell’ hotel mi sono trovato in contromano su una rampa della stazione centrale degli autobus di Stoccolma dalla quale scendevano i bus di linea svedesi e sul marciapiedi un impiegato comunale mi diceva che avevo sbagliato tutto  e che se non mi spostavo gli autobus mi avrebbero stritolato.

Intanto anche oggi ho macinato la solita quantità assurda di chilometri, anche se più in scioltezza. Ho viaggiato totalmente rilassato. Il paesaggio mi ha messo in uno stato di rilassamento assai piacevole. Mi sono passate accanto belle immagini di campagne ordinate e sterminate foreste di abeti mentre lungo il percorso facevo lo slalom tra le roulottes a traino e i camper.

Questa mattina sono passato da Valbo per dare un’occhiata alla ditilleria Mackmyra e con mia grande delusione non é stato possibile visitare niente, nemmeno fotografare. Solo mercoledì, venerdì e sabato. Ma che rompicazzo! Nemmeno un whisky Shop in distilleria. Quando ho chiesto dove potevo comperare il loro whisky mi hanno detto di andare al Mall di Valbo dove a quanto pare hanno tutti i loro prodotti. Proprio ieri a Stoccolma chiaccheravo con il barista del pub in cui avevo scorto tanto bel whisky e alla mia domanda su cosa ne pensasse del suo whisky nazionale  il barista mi disse che il Mackmyra é buono ma é un po’ troppo giovane. Bisognerebbe riuscire  a provarlo più invecchiato e che lui preferiva di gran lunga gli Scotch Whisky. Io a questo punto, dopo aver cercato di visitare l’unica grande distilleria svedese mi permetto di aggiungere che non c’é solo una differenza a livello di invecchiamento, questi signori avrebbero da imparare dagli scozzesi pure un po’ di spirito di ospitalità oltre a qualche arguzia imprenditoriale in più. Nonostante tutto il Mackmyra Bruk é un posto incantevole che da solo vale una visita.

Intanto ho finalmente deciso di fermarmi anche per oggi. Quasi 700km di strada a cavallo tra i 90 e i 110 km/h per raggiungere Umeå.