This Will Destroy You

Magnifica domenica innevata. Ho riesumato il mio fornellino Primus e sto cuocendo dei noodles all’aperto. Due anni fa preparavo la stessa identica pietanza da solo davanti al mare di Barents con il sole di mezzanotte, grandissimi ricordi…

Sto ascoltando Bonfire di Strand Of Oaks, il mono-gruppo di Tim Showalter, uomo dell’Indiana. Enrico mi aveva indicato questo autore  che entra senza indugio nel gruppo ristretto dei nuovi songwriters americani alla Bonnie Prince Billy e Bon Iver. Mi ricordo un video  su Youtube con lui che canta con un’elettrica e un amplificatore su di un pontile con dietro un lago in un pomeriggio grigio. Fantastico! barba lunga, cappellino da camionista, un look che é tutto tranne che glamour. C’é solo la sua musica e lui da solo.

Ora che i noodles sono finiti é già tempo di dessert.

Ho deciso di stappare una bottiglia di bourbon assolutamente particolare: Colonel E.H.Taylor, Old Fashioned Sour Mash, 50 % Alc/Vol. Un bourbon prodotto da Buffalo Trace seguendo un antica ricetta e “Bottled in Bond”, per la precisione, imbottigliato secondo una serie di regole emanate dal governo americano nel 1897, che imponevano che il bourbon fosse prodotto da un’unica distillazione in una singola distilleria ad opera di un solo distillatore. Il distillato doveva poi essere invecchiato almeno quattro anni in magazzini controllati dal governo e in seguito imbottigliato alla gradazione di 50% di alcohol per volume. A quanto pare questo atto del governo vide la luce in un’epoca in cui si produceva spesso del whisky che non rispondeva agli standard qualitativi che avrebbe richiesto. In quegli anni dunque  un bonded whisky era considerato un whisky migliore perché il governo garantiva che fosse prodotto rispettando le regole.

Buffalo Trace ci ha abituati ad assaporare dei gusti enormi con la sua Antique Collection degli Stagg, Larue Weller e Thomas H.Handy, ma questi sono tutti distillati che flirtano con il 70% di alcohol per volume.

Quando ho assaggiato per la prima volta il Colonel E.H. Taylor, non mi sembrava vero di poter ritrovare quel gusto enorme, monumentale, dolcissimo e lunghissimo in 50% vol/alc. Sono rimasto senza parole. Inoltre, durante il mio ultimo viaggio in Kentucky sono riuscito a visitare la Old Taylor Distillery Company oramai in rovina, fondata dal Colonnello in persona nel 1887 a poche miglia da Frankfort, a poche miglia da Buffalo Trace, che 120 anni più tardi ha deciso di riportare in vita questo meraviglioso distillato.

Intanto ascolto l’ultimo lavoro della band post-rock texana This Will Destroy You.

Un fantastico doppio album in vinile bianco con cd allegato e un 45 giri in vinile chiazzato prodotto in 500 copie. Non c’é CD al mondo che possa darmi lo stesso piacere che mi procura l’arrivo sul piatto del giradischi di casa mia di un nuovo vinile.