Beef Jerky v2.0

Ma quanto é buono questo nuovo beef jerky? Me lo chiedo veramente. Sto gustando una fantastica carne con un gusto lunghissimo. Devo confessare che rispetto al precedente post sulla carne impacchettata USA qui ci troviamo su un altro pianeta. Sto assaggiando il Black Pepper Beef Jerky di beefjerky.com e credo di gustare uno dei migliori jerky mai assaggiati. Se chiudo gli occhi mi vedo mentre guido da qualche parte in USA, perso nel nulla, col deserto tutt’intorno e un po’ di musica appropriata nelle orecchie.

Questo jerky é arrivato in due versioni, Black Pepper Beef Jerky e Hot Red Pepper (Ring of Fire). Il primo, come già detto é assolutamente perfetto. I tagli di carne sono generosi e la consistenza é perfetta. Non si tratta di uno snack che divori in un secondo. Questo jerky si lascia trastullare per un momento. La marinatura rilascia a lungo i suoi aromi e il pepe da quel kick necessario (come direbbero dall’altra parte della grande pozza).

La Red Hot Pepper invece richiederebbe un capitolo a parte. Veramente aggressiva. Il tipico snack per le prove di coraggio durante le serate tra amici, quando il vino o la birra ti fanno superare la soglia della comprensione e ti fanno entrare nel regno dell’incoscienza. Fin troppo piccante. Occorre pulirla un poco, rimuovendo l’eccesso di peperoncino assassino e i bocconi diventano assai appetibili. Si tratta comunque sempre di roba per stomaci forti.

Mamma mia però, che voglia di bere whisky che mi é arrivata adesso, tutta d’un tratto, incontenibile.

Va bene, mi arrendo e apro una bottiglia speciale. Non capita spesso di poter gustare un whisky di 38 anni ma é quello che sto facendo in questo momento. Old Pultney di Gorgon & MacPhails distillato nel 1970 e imbottigliato nel 2008. Uno dei grandi acquisti ritornati a casa con me dopo il mio soggiorno scozzese. Sono fiero di questa bottiglia! 43% di volume d’alcohol per questo delicato whisky del nord delle Highlands scozzesi. Tutti questi anni nel legno lo hanno ingentilito ma le alghe e il gusto salmastro del porto di Wick sono ancora presenti in questo distillato che mi accoglie con i gusti di un bel cesto di frutta. Per l’occasione recupero un disco di Pat Metheny finito troppo velocemente tra i CD del mio scaffale. One Quiet Night é un ritorno alle atmosfere semplici e morbidissime che una semplice chitarra e un microfono possono offrire. Che immagini di campagna! Malinconia! Autunno! E questo whisky che sintonizza anche il mio gusto e il mio olfatto sulla stessa lunghezza d’onda del mio udito… Non male, tre sensi su cinque completamente devoti all’ ascolto di Metheny!

Beef Jerky galore

Ma come ho fatto a dimenticarmi di includere in questo blog un tag interamente dedicato al Beef Jerky, la carne secca a tocchi che viene venduta alle pompe di benzina in America. Non me ne capacito. Se c’é un prodotto che non manca mai in auto quando viaggio in USA, quello é proprio il Beef Jerky. Ne compero sempre a chili. Pacchettoni sparsi un po’ ovunque in auto, sul cruscotto, sui sedili, nelle borse. Ad ogni sosta presso una gas station, assieme al pieno di benzina ripeto sempre lo stesso rituale: l’acquisto di nuova Jerky per farmi la scorta da viaggio. Ci sono pacchi di tutte le dimensioni, jerky di tutte le forme, gusti, marinature, consistenze. I grandi marchi nazionali,  produzioni locali, il jerky fatto in casa acquistabile al pezzo che fa bella mostra di se in grossi barattoloni di vetro come si faceva un tempo con le caramelle o le gomme da masticare. Teriyaki, Peppered, Original, Smoked, a grosse fette, a strisce, a bocconcini, sbriciolato in scatolettine rotonde, da masticare un po’ come si fa con il tabacco. Ne trovi di carne morbida e poco impegnativa – due morsi e l’hai già ingoiata – oppure quella dura, fibrosa, a mo’ di copertone d’automobile che richiede una certa applicazione e perseveranza. La potresti anche masticare per ore se volessi, non si consuma.

Il fatto é che al ritorno da ogni mio viaggio ne porto a casa qualche pacco che però dura giusto il tempo di qualche birra bevuta durante le serate tra amici. Infatti credo che ci siano pochi alimenti al mondo, e non sto esagerando, che si sposano così alla perfezione con la birra.

Beef Jerky chiama Birra!

Quest’anno ne ho portato qualche assaggio al lavoro e subito la passione si é diffusa come una pandemia. Tutti sono stati contaminati dalla Jerky Pandemy e così si é deciso di cercare dei canali attraverso i quali poterlo ordinare. Qualche settimana fa abbiamo infine deciso di fare partire la prima comanda test per verificare l’affidabilità dell’azienda alla quale ci siamo rivolti e soprattutto per testare la qualità del prodotto. Ci siamo trovati tutti concordi sul fatto che il Peppered Beef Jerky é la carne con la marinatura che più ci conviene. Ieri ci sono arrivati 2 Kg di Beef Jerky ordinata dalla britannica Wildwest Beef Jerky. Il loro Beef Jerky é prodotto in Uruguay da un’azienda americana, con carne del posto.

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Ne abbiamo ordinate due qualità, Traditional e Peppered. Entrambe sono abbastanza dolci e morbide. La Peppered piace molto a tutti. Ha una consistenza abbastanza morbida (troppo per i miei gusti, ma come primo tentativo non c’é male), condita da buon pepe nero con un gusto abbastanza dolce che arriva subito. La traditional invece risulta ancora più morbida della Peppered, con un gusto più lungo però che rilascia un piacevole pizzicore che si apre sul finale. Il pepe di cayenna fa un buon lavoro per mantenere interessante il finale.

Sto parlando di questa carne come se stessi facendo una degustazione di whisky! Ma é proprio così, la potrei descrivere declinando l’assaggio in base al profumo, al gusto dopo il primo assaggio, al bilanciamento aromatico, al finale più o meno lungo e comunque anche alla consistenza della carne che in questo caso risulta essere determinate.

Qui tra di noi abbiamo ora deciso solennemente di dedicare di tanto in tanto un po’ del nostro tempo alla degustazione di Beef Jerky. Diffideremo però del Jerky invecchiato 30 anni.