Route 66, Port Ellen e St. Magdalene

Historic Route 66

Sto guardando le panoramiche mai pubblicate della Route 66, scattate negli angoli più dimenticati d’America e ho una voglia irrefrenabile di tornarci. Vorrei spiegare perché mi sta travolgendo questo bisogno ora. Ho scattato delle panoramiche in luoghi che attivano in me qualche strano meccanismo che fa partire il trenino dei ricordi in modo anomalo. Mentre guardo queste foto io sono di nuovo li, in mezzo alla polvere con l’aria caldissima, il silenzio della Middle America, cicale, insetti secchi che svolazzano morti, arbusti fossili, lucertole sfuggevoli, ragni in agguato, ristoranti messicani inclassificabili, Tecate e Dos Equis, salsa piccante e guacamole, motel con ventola rumorosa e insegna neon rompicazzo che disturba il sonno, lavandino incrostato e cielo a mezza sfera, con infilate di nuvole monumentali che si perdono lontanissime nell’orizzonte a ovest, dove ero sempre diretto all’inseguimento del sole, ogni giorno.

Port-EllenSt-Magdalene

Oltre a questi pensieri infilzati nel cranio, vivo questa giornata con soddisfazione perché due nuove superbe bottiglie sono entrate a far parte della famiglia. Un Port Ellen di 25 anni e un St. Magdalene di 34 anni. Questi due acquisti sono stati dettati da una certa urgenza che mi ha preso negli ultimi mesi. Sono da sempre un grande estimatore del profumo e del sapore dei whisky dell’Islay e nonostante io ritenga che il Lagavulin 16 sia probabilmente il più incredibile whisky prodotto, sono consapevole del fatto che a pochi passi da lì, ad un paio di centinaia di metri dallo sbarco dei traghetti, si trovano gli edifici che ancora portano il nome della distilleria che chiuse i rubinetti nel 1983 ma che continua tutt’ora a produrre orzo maltato per le altre distillerie dell’isola. Il Port Ellen diventa sempre più irreperibile e se fino a qualche anno fa mi era possibile concedermi un imbottigliamento originale, come con il Port Ellen 30y 9th edition, oggi Diageo impone prezzi che condannano definitivamente questo whisky a sparire dai bicchieri di molti appassionati che fino a qualche anno fa si concedevano il sacrificio e il lusso con una spesa importante e che da oggi non potranno più permetterselo. Rendendomi conto che questo whisky é destinato a scomparire e che le scorte sempre più limitate impongono dei prezzi straordinari, non mi sono lasciato scappare una bottiglia ancora abbastanza abbordabile di un imbottigliatore indipendente, Port Ellen Dun Bheagan 25 years old, distilled in may 1982 and bottled 2007, 57.8 %, ripeto:

cinquantasette virgola otto per cento!

L’altra bottiglia é un St. Magdalene distillato nel 1975 a Linlithgow nelle lowlands scozzesi. La distilleria chiuse anch’essa nel 1983 (che ecatombe di whisky nei primi anni ottanta!). Prossimamente gli assaggi.

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