Willett – Port Ellen

Bird in a House by Railroad Earth on Grooveshark

willetMa oggi é Sunday o Saturday? Sto vivendo un magico momento ascoltando un fantastico disco  di Railroad Earth.album-elko Questa é la musica che mi mancava, un ponte tra bluegrass e psichedelia. Ma comunque la vera ricorrenza é l’apertura della favolosa bottiglia di Willett Straight Kentucky Rye Whiskey che mi sono regalato per il compleanno. Veramente un’esperienza al di là della mia fantasia, oltre la memoria del gusto. E’ già trascorsa una settimana e mezzo dal mio rientro e già tutto mi sembra lontanissimo. Cerco comunque di sollecitare la memoria risvegliandola con le immagini scattate durante quelle settimane di viaggio. Anche la musica ascoltata durante i lunghi pomeriggi trascorsi ad inseguire le insegne dei motel mi aiuta a ricreare lo stato d’animo pacifico, rilassato che ha contraddistinto questo viaggio. Mi sono ritrovato come in una bolla emotiva, un gavettone emozionale totalmente impermeabile che mi ha regalato una privatissima esperienza ricca di stimoli. Ho viaggiato ascoltanto la voce antica di Ralph Stanley e i suoi Clinch Mountain Boys attraversando le Appalachian Mountains in Kentucky e Tennessee. Ho attraversato interminabili foreste e mi sono cotto sotto il sole del deserto sempre sulle note di qualche importante musicista e anche questa sera, con la luna che dondola sul limite del monte, davanti a me, con la valle già tutta calata nell’oscurità, con i disegni di nuvole scure appena percettibili nell’oscurità, ci sono le note tranquillizzanti del mandolino di Chris Thile e ancora un rotondissimo bourbon, mentre ammiro la mia valle nel buio, seduto in terrazza. C’é stato un momento simile durante la mia vacanza, qualche minuto in cui mi sono fermato in piedi nell’oscurità e mi sono detto “fai silenzio e ascolta”.

port-ellenAdesso é trascorso più di un mese e l’esperienza americana é già completamente alle spalle, lontanissima. Mi sembra di non esserci mai stato. E’ sabato pomeriggio. Sta piovendo e sto odorando un magnifico bicchiere dell’ultimo Port Ellen acquistato, Berrys’ Own Selection del 1982, botte 2850. I miei sensi, sollecitati, risvegliano dei ricordi vecchi di un anno, quando di sera alle 8 si aprì il portellone anteriore del ferry che ci portava sull’Islay e fui avvolto da un magnifico profumo che invadeva l’aria ancora fresca di tardo marzo. Un chiaro e inconfondibile odore di malto affumicato mi accoglieva mentre scendevamo lentamente sul molo con i fari di servizio che ci accecavano. Era già buio sull’isola e una sontuosa cena di mare ci attendeva al Lochindaal di Port Charlotte. Mentre ci allontanavamo dal molo seguendo una fila di automobili passammo accanto alla vecchia distilleria di Port Ellen, oramai riconvertita in stabilimento per la maltatura. Ora, a distanza di qualche mese,  mi inchino in segno di rispetto e stima di fronte a tanta perizia.

Sláinte Mhath!

Salute a tutti!

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